giovedì 15 febbraio 2007

Cultura Pop

Seppur in leggero ritardo sui tempi immediati della blogosfera, anche il sottoscritto si schiera deciso sulla querelle di questa settimana: depurandola del suo atteggiamento populista e demagogico, prendiamo per buona la posizione di Alba Parietti.
Come già detto, è il fruitore che fa il fruito non viceversa.
Nello specifico è l'atteggiamento con cui l'individuo vive il Centro Commerciale che attribuisce a questo un vissuto positivo o negativo. E' evidente che Bordone abbia un vissuto negativo e poco importa se dipenda o meno da un suo atteggiamento snobistico, trovo però fastidiosamente elitario ritenere che la tristezza che l'ha assalito debba essere assoluta (cioè colpire chiunque frequenti il Centro Commerciale). Personalmente condivido le sue sensazioni, ma non dubito che gli altri fruitori del sabato pomeriggio ci passino un BEL sabato pomeriggio, tra Paolino lo Spiedino, Zara e NaraCamice. Gli intellettuali dovrebbe smettere di considerare la cultura pop, proprio per le sue caratteristiche di popolarità, un qualcosa da criticare per partito preso e in termini così assolutistici.
E per cultura pop qui non si intende solo quella "bassa" (Centri Commerciali, Manuale d'Amore 2, Moccia e Totti) ma anche quella "alta" (Hollywood, Sweet Years e De Carlo) che probabilmente è di gran lunga più radicata.

10 commenti:

dany ha detto...

beh,sulle tue ultime 3 righe sono completamente d'accordo e potrei parlare per ore ed ore con te di cultura pop..però questa è una tua considerazione personale,che non ho sentito nei 7 minuti e mezzo che ho visto qua sopra,o meglio solo negli ultimi 20 secondi in cui bordone ti dà perfettamente ragione affermando sostanzialmente quello che dici tu,rivendicando la differenza fra beatles(cultura pop alta) e trottolino amoroso(cultura pop bassissima)...e qua sopra c'è una persona,la parietti,che,invece,essendo stata portata al successo dalla cultura del nulla,rivendica il diritto del lavoratore,che si fa il mazzo tutta la settimana e che ha poco tempo x pensare,a buttare via il cervello anche nel week-end,periodo che,invece,potrebbe dedicare a qualcosa di più alto,dimostrando la sua solita assenza di contenuti ed anche una certa disonestà intellettuale...ora,io non voglio allinearmi alle posizioni di chi sai tu(jennifer lopez docet),però è un fatto che chi entra in un processo di massificazione e di standardizzazione dei gusti personali(centro comm,filmone,disco)non è nell'80%dei casi una persona come te,che sa distinguere l'abbassamento culturale generale conseguente da tutto ciò,e che poi fuori da questo processo ha mille altri interessi;devi dare atto a bordone
che un giovane che entra in un processo del genere non viene molto stimolato,anzi io credo che lo porti ad un senso di insoddisfazione,alienazione ..e la società italiana di oggi mi pare che qualche sintomo di perdita di valori lo stia avvertendo..è chiaro che,poi,tutt' e 2,essendo in un faccia a faccia televisivo hanno un po' esagerato,estremizzando il loro pensiero,però stavolta io voto bordone tutta la vita....

dany ha detto...

poi,ti ripeto,sono d'accordissimo con te:c'è tutta la differenza del mondo tra cultura pop alta e le varie stronzate che si vedono in giro,però,mi sembra un fatto che su un certo tipo di persona,quello criticato da bordone, le stronzate prevalgano di brutto...e queste veramente appiattiscono le capacità intellettuali delle persone che non ne percepiscono la differenza..e si ritorna al tuo post sulla conoscenza:la conoscenza esiste solo in quanto esiste un'intelligenza che possa utilizzarla...ecco,stiamo attenti a non farla scomparire quest'intelligenza,perchè da quello che avverto in prima persona ed attraverso i media la preoccupazione è lecita....o almeno,io ho questa sensazione...te lo dice uno che con coscienza ha postato lino banfi e mauro suma....

de Cairolis ha detto...

a proposito... sabato pizza?

dany ha detto...

oooh,era questo a cui volevo arrivare.....ceramente sì

Anonimo ha detto...

Mah... xchè ci sia "perdita dei valori", i valori devono preesistere. Ma io non credo nè al Mulino Bianco di un tempo, nè al "si stava meglio quando si stava peggio".
Per come la metti tu, sembra che siccome dilaga la cultura pop bassa, si perdono i valori. A mio parere la cultura pop "bassa" c'è sempre stata, solo che adesso è + visibile (Skorpio ha sempre venduto ma non faceva "cultura"), e questo accade x un semplice processo di "democratizzazione" che i mass media hanno subito a causa dell'aumento del potere d'acquisto delle fascie culturalmente + basse della popolazione. Per vendere prodotti a questo target, culturalmente basso ma certamente + "ricco" di 20 o 30 anni fa (ho messo ricco tra virgolette xchè se abolissero il credito al consumo sarebbe un mondo assai diverso!), bisogna creare cultura pop bassa dove ospitare pubblicità (in senso ampio).

dany ha detto...

infatti,non discuto il processo per cui si produca sempre più cultura pop bassa,su cui sono d'accordo con te,discuto sul fatto
che non si può attaccare una persona solo perchè osa proporre una critica distruttiva a questo processo;poi,possiamo discutere sul"si stava meglio quando si stava peggio"(secondo me sì)e sulla perdita dei valori(che erano,sì,già pochi,ma mi sa che pure quelli.....),che però sono opinioni personali alle quali,tra l'altro,potremo trovare una risposta fra 5-10-20 anni visto che il processo di democratizzazione dei media degli ultimi 20-30 anni non mi sembra si stia fermando e,quindi,si vedrà se
le nuove generazioni saranno ancora peggio...e comunque non metterei proprio il mio discorso sul'siccome dilaga la cultura pop bassa,si perdono i valori'...la metto più sul 'siccome dilaga la cultura pop bassa e non lascia alcun spazio ad altro,si perdono i valori',perchè 20-30 anni fa spazio per qualcosa di + alto c'era...

spin ha detto...

Ehm...torniamo ai bisogni primari dell'uomo...Ok sabato pizza!
Anche se Paolino il mago dello spiedo...

de Cairolis ha detto...

favoloso, passiamo da lino banfi a discorsi di cotanta profondità, ed è proprio quello che dipingevo nel mio post, la possibilità di spaziare dalla cultura pop "bassa" (che come giustamente faceva notare il papero è sempre esistita) ad livello un po' più profondo di confronto.
Il processo di democratizzazione di massa implica una diffusione sempre più massificata della comunicazione e quindi un (necessario) abbassamento del livello, ma l'affermarsi della cultura pop "bassa" non implica, secondo me la sparizione o l'accantonamento di quella "alta" ma un suo affiancamento.
Secondo me è molto più facile avvicinarsi alla cultura "alta" provenendo da un sottostrato "basso" piuttosto che da NESSUN substrato. (meglio iniziare a leggere Moccia che non leggere affatto)

dany ha detto...

e tra l'altro mi sa che di base siamo tutti d'accordo!e sono perfettamente d'accordo anche sul tuo ultimo post..sono soltanto più pessimista sulla percentuale di persone che,iniziando dal basso,si avvicinino,poi,all'alto...e sulle conseguenze del consumo di un solo tipo di cultura(l'entrare nel meccanismo del lavoro,centro commerciale,filmone,disco)...poi,fare una di queste cose singolarmente ogni tanto,ma per carità di dio,ci mancherebbe!non ragiono mica come il principale antagonista dei film di jennifer lopez(questa la capiscono solo i membri del gruppaccio..)..
continuando questa discussione,domani sera solito orario da movida spagnola?..

de Cairolis ha detto...

già, ti consiglio una pranzo posticipato per entrare nei ritmi dei "nostri" milanesi...
il Migliore poi ci raggiunge dopo il lavoro con tizi