venerdì 10 ottobre 2008

...salvati dalla Gabanelli !!!

Scusate l'ennesima intrusione, so di essere un po' pedante, ma in questo
periodo se ne vedono di tutti i colori...

Mi riferisco all'episodio che ha tenuto banco in questi giorni, ovvero
la famosa legge "salva-manager" contenuta nel pacchetto (porcata)
Alitalia-Cai.
E' stato quasi tenero vedere l'omino di ferro, alias il cartolaio, alias
Tremonti, immolarsi davanti alla nazione: "O annulliamo l'emendamento
o me ne vado io!!". Dimenticandosi che il pacchetto Alitalia è stato
definito dal governo di cui egli stesso fa parte eheheh!!!
Governo, il cui ben noto presidente si è limitato a dichiarare che non
ne sapeva nulla (!!!!)

Alla luce dei fatti farei 2 considerazioni.

Primo, il PD si conferma chiaramente come una inesistente forza di opposizione, dato
che lo scandalo è stato sollevato da raitre (dalla TV!!), rete statale notoriamente
destinata alla sinistra un po' più radicale rispetto al partito di Veltroni.

Secondo, come mai il creativo ministro delle finanze non si è immolato alla
stessa maniera in occasione dell'approvazione della legge salva-Berlusca alias
Lodo Alfano. E neanche nessuno del PD mi pare si sia incatenato ai cancelli dei
palazzi del potere...
L'unico che ha promosso delle iniziative è il "povero" Di Pietro,
solo perchè mosso da odio personale verso il cavaliere.

Per chi non se ne fosse accorto riporto una delle conseguenze in-cre-di-bi-li
del famigerato lodo Alfano:

Atti trasmessi alla Corte costituzionale e il processo viene sospeso solo per Silvio Berlusconi ma va avanti per l'avvocato inglese David Mills. E' questa la decisione dei giudici della X Sezione penale del tribunale di Milano che chiedono alla Corte costituzionale di verificare il contrasto del lodo Alfano con sei articoli della Costituzione. Secondo i giudici il lodo Alfano viola l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, il principio della ragionevole durata del processo e inoltre non basta una legge ordinaria. Ci sarebbe stato bisogno di una legge di revisione costituzionale.La questione posta dal pm viene definita "non manifestamente infondata". Sempre secondo i giudici c'è violazione del diritto di difesa e del principio della ragionevole durata del processo. Duro il commento dell'on. Niccolò Ghedini, legale di Silvio Berlusconi: "E' evidente che i giudici di Milano non vogliono applicare le norme varate dal Parlamento che consentono al presidente del Consiglio di governare e di occuparsi dei problemi del Paese. Evidentemente al Tribunale di Milano non sono interessati né ai rifiuti di Napoli, né all'Alitalia". "Inoltre hanno creato un problema giuridico di difficile soluzione, perché vorrei sapere come faranno adesso questi giudici a sentire il nostro consulente".


SIAMO ALLE SOLITE ED E' A DIR POCO IMBARAZZANTE...

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